La fonderia Allanconi è l’ultima fonderia di campane ancora attiva in Lombardia e ora è rimasta verosimilmente l’unica al mondo a utilizzare esclusivamente materiali naturali per realizzare le sue campane.
Percorsi visivi, tattili, olfattivi e sonori permettono ai visitatori di scoprire:
- cos’è una campana
- cosa serve per fare una campana
- come si fa una campana
- come si suona una campana
Durante la visita guidata si impara guardando, ascoltando, toccando, provando e suonando! Bambini e ragazzi saranno coinvolti direttamente e anche il suono si trasformerà in qualcosa da vedere e toccare con mano grazie ai nostri esperimenti pratici.
La fonderia è l’esempio perfetto di come le conoscenze teoriche si trasformano in competenze pratiche: gli studenti avranno la possibilità di scoprire come i concetti appresi in classe possano diventare qualcosa di concreto e utile per la vita di tutti i giorni e a fini lavorativi.
La campana è uno strumento musicale, è una scultura di bronzo che suona e un mezzo di comunicazione.
Parlando di campane si affronteranno virtualmente tutte le materie che i ragazzi studiano ogni giorno: dalla fisica (suono, vibrazioni, onde sonore) alla musica (note e teoria musicali); dall’arte (storia del’arte dall’età del bronzo agli Etruschi e ai Romani, solo per citare alcuni esempi, disegno, modellato, scultura, processo di fusione a cera persa) alla storia (la campana come mezzo di comunicazione, le guerre e le campane che diventano cannoni per poi tornare a suonare). Infine, la letteratura italiana (le campane nelle poesie e negli scritti di Leopardi, Foscolo, Carducci, Saba…) e la chimica: per fare una campana si usano solo elementi naturali ma dietro a questi c’è l’intero mondo della chimica dei materiali (metalli, leghe, patinature).
Il museo è dotato di numerosi spazi dedicati all’apprendimento,
alla pratica e allo svago.
- Nello spazio didattico del museo si può imparare in tranquillità e sicurezza.
- Nella fonderia nuova si vede diventare realtà quello che si è imparato.
- L’antica fonderia, con i suoi spazi accoglienti e attrezzi antichi, mostra come si possa fare qualsiasi cosa anche senza elettricità ma con tanta ingegnosità.
In essa si possono ancora ammirare forni che funzionano con una tecnologia vecchia di 3000 anni.
- Lo spazio del suono, nel cui parco giochi delle campane si impara a suonare con una moltitudine di sistemi differenti tanti quanti sono i dialetti italiani.
Il suono delle campane è un vero e proprio linguaggio segreto che impareremo a conoscere.
- Le aree picnic all’aperto e al coperto permettono di fermarsi per una pausa prima di ricominciare l’avventura.
Ogni argomento è sempre affrontato con un linguaggio semplice, spiegazioni mirate, esempi e giochi che permettono a tutti di seguire facilmente i temi trattati. In base alle necessità delle scuole, del loro indirizzo di studio e grado si possono scegliere e personalizzare gli argomenti da approfondire.
Tutte le scuole assisteranno alla fusione e ragazzi e accompagnatori potranno portare a casa un ricordino in bronzo. L’usanza dei ricordini è una tradizione antichissima carica di significati a cui tutti sono invitati a partecipare per fare sì che non scompaia.
Il museo è interamente accessibile, privo di barriere architettoniche e facilmente fruibile anche dai ragazzi diversamente abili.
La visita al museo coinvolge tutti i sensi, perciò è un’esperienza divertente e appagante per bambini e ragazzi, qualsiasi siano le loro capacità.
Cronaca dell'inaugurazione
L’inaugurazione del Museo didattico della campana Allanconi rappresenta il coronamento di un percorso di valorizzazione del territorio, delle sue tradizioni e del suo know-how.
È un percorso iniziato nell’anno dell’Expo 2015 con la fusione in piazza Duomo di una campana, proseguito con la creazione presso il Museo civico di Crema di una sezione dedicata ai fonditori cremaschi e culminato nell’istituzione del Museo didattico della campana Allanconi.
Nel museo didattico si impara guardando, toccando, annusando e suonando; un museo che ha tutto il potenziale per diventare un appuntamento fisso per le scuole di Ripalta Cremasca e del circondario, che ogni anno potranno organizzare un’uscita didattica alla scoperta della campana come strumento musicale, mezzo di comunicazione e scultura bronzea.
Il Museo didattico della campana Allanconi non è soltanto un contenitore culturale ma un luogo vivo, una fonderia tuttora in attività e in continua evoluzione per adeguarsi ai tempi e alle persone nel pieno rispetto della tradizione. Una tecnica antichissima, quella della fusione a cera persa, realizzata utilizzando soltanto materiali naturali quali la cera d’api, la cenere, il latte, la canapa, la terra e i crini di cavallo: un ciclo produttivo ecocompatibile, ecosostenibile e a chilometri zero.
L’inaugurazione si è svolta in un clima di festa, tra lo scampanio di centinaia di campane e campanelli. Hanno partecipato all’evento anche il sindaco di Ripalta Cremasca, Aries Bonazza, che insieme a tutto il comune ha sempre sostenuto e promosso l’iniziativa, il presidente delle più importanti associazioni di suonatori di campane lombardi, i rappresentanti del FAI di Crema, il senatore Simone Bossi e la deputata Claudia Gobbato.
Il suono della campana testimonial del museo ha dato il via al concerto di tutte le altre campane. I presenti hanno potuto ascoltare le suonate tradizionali eseguite dai campanari delle Federazioni campanari ambrosiani e bergamaschi e dell’Associazione dei campanari bresciani.
All’iniziativa hanno partecipato con entusiasmo i bimbi delle scuole dell’infanzia e delle classi elementari di Ripalta Cremasca che hanno ricevuto in dono un campanello da portare a casa come ricordo della giornata. Dopo l’evento della fusione il bronzo avanzato è stato trasformato in “ricordini” e distribuito a tutti, per continuare una tradizione che per secoli si è svolta nelle fonderie cremasche e che la fonderia Allanconi mantiene viva ancora oggi.
Il museo si è sviluppato ed è cresciuto grazie anche alla cooperazione degli studenti di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e rappresenta un contributo di eccellenza alla tradizione artigiana locale e all’arte campanaria cremasca, presente da oltre cinquecento anni sul nostro territorio.
L’inaugurazione del Museo didattico della campana Allanconi rappresenta il coronamento di un percorso di valorizzazione del territorio, delle sue tradizioni e del suo know-how.
È un percorso iniziato nell’anno dell’Expo 2015 con la fusione in piazza Duomo di una campana, proseguito con la creazione presso il Museo civico di Crema di una sezione dedicata ai fonditori cremaschi e culminato nell’istituzione del Museo didattico della campana Allanconi.
Nel museo didattico si impara guardando, toccando, annusando e suonando; un museo che ha tutto il potenziale per diventare un appuntamento fisso per le scuole di Ripalta Cremasca e del circondario, che ogni anno potranno organizzare un’uscita didattica alla scoperta della campana come strumento musicale, mezzo di comunicazione e scultura bronzea.
Il Museo didattico della campana Allanconi non è soltanto un contenitore culturale ma un luogo vivo, una fonderia tuttora in attività e in continua evoluzione per adeguarsi ai tempi e alle persone nel pieno rispetto della tradizione. Una tecnica antichissima, quella della fusione a cera persa, realizzata utilizzando soltanto materiali naturali quali la cera d’api, la cenere, il latte, la canapa, la terra e i crini di cavallo: un ciclo produttivo ecocompatibile, ecosostenibile e a chilometri zero.
L’inaugurazione si è svolta in un clima di festa, tra lo scampanio di centinaia di campane e campanelli. Hanno partecipato all’evento anche il sindaco di Ripalta Cremasca, Aries Bonazza, che insieme a tutto il comune ha sempre sostenuto e promosso l’iniziativa, il presidente delle più importanti associazioni di suonatori di campane lombardi, i rappresentanti del FAI di Crema, il senatore Simone Bossi e la deputata Claudia Gobbato.
Il suono della campana testimonial del museo ha dato il via al concerto di tutte le altre campane. I presenti hanno potuto ascoltare le suonate tradizionali eseguite dai campanari delle Federazioni campanari ambrosiani e bergamaschi e dell’Associazione dei campanari bresciani.
All’iniziativa hanno partecipato con entusiasmo i bimbi delle scuole dell’infanzia e delle classi elementari di Ripalta Cremasca che hanno ricevuto in dono un campanello da portare a casa come ricordo della giornata. Dopo l’evento della fusione il bronzo avanzato è stato trasformato in “ricordini” e distribuito a tutti, per continuare una tradizione che per secoli si è svolta nelle fonderie cremasche e che la fonderia Allanconi mantiene viva ancora oggi.
Il museo si è sviluppato ed è cresciuto grazie anche alla cooperazione degli studenti di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e rappresenta un contributo di eccellenza alla tradizione artigiana locale e all’arte campanaria cremasca, presente da oltre cinquecento anni sul nostro territorio..
Il Museo didattico della Campana
Via Allanconi, 5 26010
Bolzone di Ripalta Cremasca (CR)
Tel 0373 258642